In un anno solare troviamo due momenti fondamentali che ci fanno percepire una cesura netta coi mesi appena trascorsi: la fine delle vacanze estive e l’inizio dell’anno nuovo.
Ad essere sinceri, quella porzione di terra di nessuno (no man’s land direbbero gli Inglesi) che è l’intervallo tra la fine di agosto e l’inizio di settembre ha un effetto decisamente più marcato sulla psiche delle persone se paragonato a ciò che rappresenta il Capodanno.
Dopo tutto, tra dicembre e gennaio la differenza è poca: sono entrambi mesi freddi, contrassegnati dalle festività natalizie che si estendono fino all’anno nuovo.
Siamo già immersi in un periodo tipicamente lavorativo – fatta eccezione per la breve pausa del Natale – e il clima tendenzialmente freddo ci mantiene in uno stato di consapevolezza costante.
A settembre, invece, la natura ci fa capire che l’incantesimo estivo si è spezzato o sta comunque volgendo al termine. Le temperature scendono, le giornate si accorciano visibilmente e aumenta la frequenza delle piogge.
Questo cambiamento ha un discreto impatto a livello psicologico, ma possiamo sfruttarlo per ricominciare da noi stessi – sempre ammesso che ci siamo mai fermati.
La pausa estiva di solito consiste in un modo più rilassato e leggero di vivere la realtà quotidiana: le vacanze si riempiono di eventi sociali e di pranzi e cene in libertà, la sera si sta svegli più a lungo e ci si muove complessivamente un po’ meno.
Corpo e mente trovano il modo di liberarsi da pensieri, stress e affanni e per un breve momento (o lungo, a seconda di quante vacanze riusciamo a concederci) possiamo intravedere un orizzonte che non ha confini.
Questo fondamentale momento di svago che è il periodo delle ferie non dovrebbe però farci scordare – letteralmente far uscire dal nostro cuore – che il benessere non va in vacanza.
Settembre ci dà l’occasione di fermarci un attimo, ripensare a ciò che è stato e fare il punto della situazione. Prendere in esame uno per uno gli obiettivi che ci siamo imposti e ricominciare da lì.
Perché benessere non significa solamente iscriversi in una palestra, cominciare a sollevare pesi e, una volta a casa, sedersi a tavola davanti ad un piatto di pollo e broccoli.
Benessere è vivere in equilibrio con sé stessi e i propri desideri, mettersi in movimento e fare il possibile per realizzarli.
In questo senso, la parola chiave è proprio movimento. L’immobilismo, l’eccessivo rimuginare e il riflettere troppo a lungo frenano la nostra corsa verso il successo. E successo personale significa ottenere ciò che si vuole.
Come facciamo ad ottenere ciò che vogliamo?
Vivendo nel presente, vivendo il presente fino in fondo.
Siamo purtroppo abituati – quasi assuefatti – ad un modo di pensare il tempo che non è affatto funzionale al raggiungimento dei nostri obiettivi.
La formula che usiamo per vivere la nostra vita si articola più o meno così: passato fatto di errori, presente in cerca di rimedio, futuro pieno di speranza.
Per quanto questo modo di intendere la vita possa apparirci corretto, in realtà non ci accorgiamo che lavora contro la necessità umana di essere dentro a ciò che si fa; tende ad allontanarci dal presente, che va vissuto come se fosse una persona in piedi davanti a noi che vuole dirci qualcosa.
Invece di guardare oltre questa persona immaginaria, impariamo a ricambiarle lo sguardo e parlarci sinceramente.
Confrontiamoci con la realtà di tutti i giorni senza bugie, senza scorciatoie e senza ansia da prestazione.
Riscoprire la bellezza di partecipare davvero a quello che si sta facendo ci metterà al riparo dalla frustrazione, migliorerà non poco i nostri rapporti sociali e ci farà crescere come persone.
Se guardiamo indietro e non siamo contenti di ciò che abbiamo fatto, proviamo a considerare tutte le nostre azioni come un insieme necessario di piccoli passi verso la piena coscienza di sé.
Ogni scelta, giusta o sbagliata che sia, ci ha mantenuto vivi e consapevoli.
Liberiamoci dei pensieri che non conducono ad azioni fruttifere, sgomberiamo il campo da ciò che non è essenziale alla maturazione personale e seguiamo il nostro ritmo quotidiano.
Avere dei piccoli appuntamenti con la cura di sé è importante, anche quando si tratta di alimentazione.
Ad esempio, gli spuntini tra i pasti principali sono la scusa migliore per interrompere la frenesia del lavoro e respirare, gustando qualcosa che sia saporito – a tutto vantaggio dei nostri sensi e della nostra serenità – e nutriente, ovvero capace di dare al nostro corpo ciò di cui ha bisogno per mantenersi attivo ed efficiente.
Ricordiamoci sempre che se è vero che la felicità è una condizione mentale, è altrettanto vero che un corpo in salute ripulisce in fretta il nostro cervello dai pensieri improduttivi.
Per cui, uno spuntino che preceda il pranzo (quasi un aperitivo) con una manciata di Olive nere al forno di Castelvetrano e una fetta di provolone piccante può diventare un momento speciale ricco di sapori diversi e genuini.
Ora abbiamo – forse – qualche idea in più per rendere il nostro settembre un trampolino di lancio verso un futuro presente pieno di successi!